Quale defibrillatore DAE scegliere?

I defibrillatori che si trovano in commercio hanno caratteristiche simili ma anche differenze sostanziali. Cercheremo di aiutarvi nella scelta di questo importante strumento salvavita prendendo in considerazione tutti gli elementi che servono per una scelta ottimale.

Tutti i defibrillatori hanno messaggi vocali per guidare i soccorritori nelle fasi del soccorso.
Tutti i defibrillatori utilizzano forme d’onda bifasiche, riconosciute dalle linee guida internazionali come le più efficaci.
Tutti i defibrillatori effettuano autotest per controllare i circuiti elettrici e le batterie in modo regolare, quotidianamente, settimanalmente o mensilmente.
Tutte le case produttrici garantiscono i defibrillatori minimo 5 anni.

Ecco invece le principali differenze tra i vari modelli di DAE in commercio:

Durata e tipologia delle batterie: esistono batterie ricaricabili e batterie non ricaricabili. A seconda di quante volte utilizzate il defibrillatore in vostro possesso sono consigliabili le une o le altre. Il consiglio è di tenere comunque sempre una batteria di scorta.
Livelli di energia: le linee guida internazionali non consigliano uno specifico livello di energia, ogni casa produttrice ha a disposizione una specifica forma d’onda con diversi livelli di energia.
Autotest: alcuni modelli effettuano degli autotest quotidiani, altri solo settimanali, alcuni modelli effettuano degli autotest che controllano la presenza degli elettrodi.
Display: alcuni modelli hanno a disposizione un display che visualizza l’ECG, altri che visualizzano solo i messaggi scritti. La visualizzazione dell’ECG permette al personale esperto il riconoscimento dell’ECG per consentire il monitoraggio del ritmo e della frequenza cardiaca mediante elettrodi ECG. Il consiglio è di acquistare un defibrillatore che visualizzi un ECG se il soccorritore è un soccorritore medico professionale, in grado di interpretare l’ECG. Forma, peso: ogni modello disponibile sul mercato ha forma e peso differenti, la scelta è solo estetica.
Memorizzazione dati: Ogni volta che si utilizza un defibrillatore, i dati del paziente vengono salvati in forma digitale e possono essere trasferiti su un PC. E’ possibile fornire dati sui pazienti per esaminare la casistica ai fini di un controllo qualità, per esercitazioni e per scopi di ricerca. Diverse sono le modalità di trasmissione dati, registrati tramite memoria interna su memory card. Diversi modelli in commercio registrano anche l’audio ambiente.

Per maggiori approfondimenti:
https://www.emergencyfocus.com/defibrillatore-semi-automatico-dae.html

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